• La bocca ha divorato il fiume

    Lunedì 3 marzo 2014 a Bologna una giornata dedicata a bambini e ragazzi per spiegare il Porrajmos, il genocidio della comunità Rom e Sinti durante il nazismo.

    Alle ore 10,30 presso il Cinema Lumiere “La bocca ha divorato il fiume”, uno spettacolo di teatro per i bambini della scuola media sul Porrajmos scritto e interpretato da Matteo Curatella Le mat, con la collaborazione di Massimo Gambarutti.
    Partecipa Amelia Frascaroli, Assessore Servizi Sociali Comune di Bologna. Introduce Matilde Callari Galli, Presidente Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria “Don Paolo Serra Zanetti”.

    Nel pomeriggio si terrà un laboratorio artistico musicale rivolto ai bambini della Scuola Primaria statale San Domenico Savio.

    La bocca ha divorato il fiume
    3 marzo 2014 ore 10,30
    Cinema Lumiere
    Via Azzo Gardino 65 Bologna

    Ingresso libero.

     C’era una volta un re cattivo che voleva far scomparire tutti quelli che lui considerava diversi da se e in particolare i Romanès.
    Il Re odiava i Romanès perché avevano un’aria diversa dalla sua e da quella della sua corte,
    perché lui non capiva quando loro parlavano, e questo lo faceva arrabbiare.
    Ma questi non erano motivi sufficienti per far sparire della gente….
    Così il re decise di fare credere a tutti che i Romanès erano ladri, assassini e bugiardi.
    Eliminare dalla faccia della terra delinquenti come questi era molto più semplice.
    La Gente non avrebbe nulla da obbiettare…

    Porrajmos in lingua romanì significa “ Divoramento” e indica lo sterminio delle popolazioni Rom (ovvero Rom, Sinti, Kalè, Manouches e Romanichals) da parte del Regimi Nazifascisti.

  • Ci potete contare

    Martedì 4 marzo 2014 a Bologna un pomeriggio promosso dal Consorzio Indaco dal titolo “CI POTETE CONTARE. Consorzio Indaco, tra esperienza e innovazione”. Durante l’incontro il Consorzio presenterà una sintetica documentazione sulla gestione dei servizi nell’area del disagio sociale, un’analisi di quanto realizzato e le proposte di innovazione maturate sulla base dell’esperienza e alla luce delle trasformazioni del welfare.

    ore 15,00 Apertura lavori
    Doriana Ballotti Responsabile Area Welfare Legacoop Bologna

    ore 15,30 Rendicontazione tra esperienza e innovazione
    Caterina Pozzi Presidente Consorzio Indaco

    ore 16,00 Relazioni
    Eno Quargnolo capo Dipartimento Benessere di Comunità Comune di Bologna
    Coordinatori del Consorzio Indaco
    Qualità dei servizi e innovazione filiera sociale emergenze
    Simona Cavallini Responsabile Settore Inclusione Sociale e Nuove Povertà Asp Città di Bologna

    ore 16,45 Dibattito aperto

    ore 17,30 Intervento
    Amelia Frascaroli Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Bologna

    ore 18,00 Conclusioni
    Giampiero Calzolari Presidente Legacoop Bologna

     

    CI POTETE CONTARE.
    Consorzio Indaco, tra esperienza e innovazione
    martedì 4 marzo 2014 dalle 15,00 alle 18,00
    Via Mentana 2, Bologna
    Sala convegni Centro italiano di documentazione sulla cooperazione e l’economia sociale

    Scarica il programma

     

     

  • Bologna: la casa al tempo della crisi

    Documentario di Giacomo Grassi e Maurizio Tarantino
    In collaborazione con NAUFRAGI

    Chi è che in questi giorni sta occupando per avere un tetto sopra la testa? Cosa vuol dire lavorare in un dormitorio? Come la crisi ha contribuito all’emergenza abitativa? Qual è il ruolo rispetto alle politiche abitative di banche e fondazioni? Quali innovazioni consentirebbero una soluzione del problema?
    A queste domande si cercherà, se non di dare risposta, di dare un’attenzione particolare evidenziandone le implicazioni.
    Questo durante l’evento di martedì 25 febbraio ore 18.00 (ingresso gratuito) al Cinema Europa.

    Kinodromo ospiterà infatti uno degli incontri preparatori al Festival Porte Aperte (www.festivalporteaperte.org).

    Il Festival Porte Aperte, organizzato dall’Associazione Naufragi (www.naufragi.it), ormai da anni mette in contatto gli abitanti della città con i luoghi di accoglienza per le persone a rischio di marginalità (dormitori, case rifugio, centri diurni, strutture per portatori di handicap …), con l’obiettivo di creare scambi di relazioni tra la cittadinanza, gli ospiti di tali strutture e gli operatori che vi lavorano.

    Quest’anno il tema del festival, che si terrà a maggio, sarà “lotta allo spreco e valorizzazione delle risorse” e in questo primo incontro di “aspettando Porte Aperte”, verrà declinato dal punto di vista della CASA e delle POLITICHE ABITATIVE.
    L’emergenza abitativa infatti, specialmente in questi mesi invernali, mette in evidenza le contraddizioni di un sistema che, se da un lato espone molte famiglie al rischio di essere sfrattate, dall’altro mantiene tante abitazioni sfitte ed inutilizzate.

    Per capire e riflettere in maniera non retorica, ma attenta alla complessità della questione, verrà proiettato in anteprima il documentario “Bologna: la casa al tempo della crisi” di Giacomo Grassi e Maurizio Tarantino (INCHIESTA LOCALE https://m.facebook.com/events/621369237900004/?fref=ts&_rdr).
    Nel corso dell’incontro interverranno inoltre numerosi ospiti per dare il loro contributo all’analisi raccontando la loro esperienza e portando il loro apporto tecnico-scientifico al dibattito. Un importante appuntamento quindi e un’occasione per vivere Kinodromo come il luogo dove affrontare temi importanti per la città e le persone che la abitano.

    Nel corso dell’incontro interverranno: Federico Orlandini – AS.I.A., Luciano Serio – Ass. Naufragi, Alessandro Tortelli – Piazza Grande, Luca Dondi – Economista, Alessandro Gaiani – Architetto.

    QUANDO: martedì 25 febbraio 2014 proiezione ore 18.00. Segue dibattito fino alle 20.30.
    COSTO: entrata gratuita, tesseramento Kinodromo consigliato.
    DOVE: Cinema Europa, via Pietralata 55, Bologna

  • Happy family Expo

    Sabato 1 e domenica 2 marzo 2014, presso la Fiera di Forlì, torna Happy Family Expo la grande manifestazione dedicata ai bambini da 0 a 12 anni, ai genitori e al mondo della scuola. Due giornate ricche di eventi, novità e proposte, per rispondere ai bisogni delle famiglie e rendere la visita entusiasmante per i piccoli.
    Tantissime attività divertenti e formative per i bambini, anche i più piccoli: eventi e spettacoli con artisti, attori e burattini, emozionanti aree gioco e spazi creativi, lezioni di danza e di musica, sport per tutti i gusti, parco giochi e moltissimo altro… E, ancora, tante occasioni per i genitori: incontri e confronti con esperti di area educativa, psicologica, sociale e sanitaria, per informarsi e conoscere progetti, servizi e risorse a disposizione delle famiglie.
    Società Dolce propone all’interno del suo stand numerosi laboratori per bambini da 1 a 5 anni, realizzati dalle proprie educatrici dei nidi della Romagna:

    sabato 1 marzo
    ore 10,00 e ore 11,30 “Piego, ripiego e creo: evviva gli origami!”
    ore 16,00 “Mani piccole e grandi giocano con la creta”
    ore 11,30 “Crea il tuo Mandala con i colori della natura”

    domenica 2 marzo
    ore 10,00 “A spasso con le dita!”
    ore 11,30 “L’allegro teatrino”
    ore 16,00 “Happy…sweet!”
    ore 17,30 “Happy…paper”

    I laboratori proposti dalle educatrici di Società Dolce intendono offrire alle famiglie un momento rilassante in cui potere sperimentare con calma e curiosità la creatività, la fantasia e l’immaginazione attraverso l’impiego di materiali naturali, di riciclo e di mancato utilizzo perché considerati inutili e di scarto.
    I laboratori sono a cura delle educatrici dei seguenti Nidi della Romagna: Nido Trilly di Cesena, Nido Primi Passi di Morciano di Romagna, Nido L’Arcobaleno di Cesenatico, Nido Vittorio Belli di Bellaria – Igea Marina, Nido Signori Bambini di Longiano

    Venite a trovarci!

    Happy Family Expo
    1 e 2 marzo 2014
    Fiera di Forlì  |  Via Punta di Ferro, 2  Forlì
    Apertura ore 9-20

    Ingresso gratuito per i bambini da 0 a 12 anni

    Info: http://www.happyfamilyexpo.it/

  • Open day nidi a Cesenatico

    I nidi d’infanzia “L’Arcobaleno” e “Primi Passi” a Cesenatico (FC), in occasione dell’apertura del bando per le iscrizioni ai nidi d’infanzia del Comune di Cesenatico, aspettano le famiglie interessate mercoledì 19 febbraio 2014 dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
    Il personale educativo sarà a disposizione delle famiglie per far visitare i servizi, per illustrarne l’organizzazione, il progetto pedagogico e per rispondere alle domande dei genitori.
    I nidi d’infanzia “L’Arcobaleno” e “Primi Passi” accolgono bambini dai 12 ai 36 mesi d’età, sia convenzionati con il Comune di Cesenatico, sia privatamente. Sono aperti dal 10 settembre al 31 agosto dal lunedì al venerdì con orario 7,30 – 16,00, dal 2 maggio al 31 agosto apertura anche il sabato mattina dalle ore 7.30 alle 12.00. Possibilità di prolungamento d’orario.

    Nido d’infanzia “L’Arcobaleno”  |  via Cesenatico, 52 Cesenatico (FC)
    Nido d’infanzia “Primi Passi”  |  via della Repubblica, 113 Cesenatico (FC)

    Per informazioni:
    Cooperativa Sociale Società Dolce 0547 610210 Veronica Cecchini; ceccchiniv@societadolce.it

    Per il tuo bambino il nido sceglilo dolce!

  • Corso di ginnastica della memoria

    Sono aperte le iscrizioni al corso di GINNASTICA DELLA MEMORIA, un ciclo di incontri di gruppo rivolti a persone di età superiore a 65 anni finalizzati a prevenire o migliorare il funzionamento della memoria.
    Gli incontri saranno tenuti dalla dott.ssa Giorgia Girotto, psicologa.
    L’iniziativa è promossa dal Comune di Pianoro, Assessorato alle Politiche Sociali e dal Centro socio ricreativo Enrico Giusti, gestito da Società Dolce.

    Corso di ginnastica della memoria
    Centro socio ricreativo Enrico Giusti
    Via Matteotti, 4 Pianoro – BO

    Tutti i venerdì, a partire dal 14 febbraio 2014, dalle ore 9,30 alle 11,00.
    Ciclo di 10 incontri
    Costo: € 50,00

    Info e iscrizioni: 051 6529104

    Scarica il volantino.

  • Diventare genitori oggi, tavola rotonda del 30 gennaio

    Se i tempi son cambiati, lo sono anche le persone e, di conseguenza, i loro bisogni.
    Avere un bambino, all’epoca delle nostre mamme, era un passaggio naturale e dovuto, una gioia, ma anche una fatica affrontata con spirito di adattamento. La nascita di un figlio era un cambiamento radicale per molte donne, aiutato dalle famiglie d’origine e dal sacrificio delle madri, che restavano a casa ad accudire i bambini. La coppia coniugale, con questi presupposti, diventava facilmente coppia genitoriale.
    Oggi non si smette quasi mai di restare figli e non solo per motivi psicologici, ma per condizioni di precarietà lavorativa, che non aiutano certo la scelta di diventare genitori e impediscono la nascita di nuove famiglie. Se poi il bambino arriva, trova spesso genitori sopraffatti dall’ansia economica, in balìa di lavori che richiedono disponibilità e flessibilità, nonni ancora in piena attività, per lo slittamento dell’età pensionabile e quindi con poco tempo libero, servizi non sempre accessibili.
    Un punto dolente, quest’ultimo, come lamenta con amarezza una delle mamme intervistate nel corso della ricerca “Diventare genitori oggi, tra complessità e soluzioni”, condotta dalla cooperativa sociale Società Dolce e SWG: “Volevo inserire il bambino al nido – racconta la donna – per cercare un lavoro, ma non l’hanno preso, perché non lavorando può stare a casa con me”. Un paradosso e una delle tante criticità che la ricerca ha evidenziato: dalla solitudine delle madri, alla mancanza di tempo, dalla difficoltà di conciliare la propria vita lavorativa con quella personale, al bisogno di poter contare su servizi flessibili.
    Ma emerge anche la differenza sostanziale nella percezione della qualità del servizio tra due regioni: Emilia Romagna e Lombardia, laddove il 70% dei fruitori del nido nella prima regione è soddisfatto, pur utilizzando il servizio pubblico, maggioranza che cala in modo consistente tra i genitori lombardi, che ricorrono più ai privati, o ai privati convenzionati.
    Le proposte dei genitori elencate nella ricerca, poi, sono tante e denotano una grande inventiva: dal Family Sharing, scambio di opportunità e oggetti per l’infanzia tra famiglie, al servizio di babysitting 24 ore per le emergenze, dai luoghi per neomamme, ai nidi ecologici, alle puericultrici e psicologhe a domicilio, per i genitori in difficoltà.
    Da questi spunti è partita la discussione organizzata da Società Dolce a Bologna, lo scorso 30 gennaio e che ha visto riuniti, nella suggestiva cornice dell’Oratorio San Filippo Neri, esperti del settore educativo, accademico e istituzionale. Dopo i saluti del presidente Pietro Segata e dell’assessore alla Scuola e Formazione del Comune di Bologna, Marilena Pillati, la conduzione del dibattito è stata affidata alla giornalista Maria Latella, che ha ricordato la propria esperienza di genitore, conciliabile con la professione solo grazie alla disponibilità della nonna ad occuparsi della nipotina.
    Federico Bozzanca, della segreteria nazionale della CGIL, ha raccolto il lamento della mamma che si è vista negare l’accesso al nido: “L’Italia è arretrata, rispetto ai servizi per l’infanzia. Il nido e la materna, devono diventare un diritto del bambino, non dei genitori. Un diritto educativo”.
    Non parcheggio per il tempo libero, o lavorato, ma occasione di crescita, che mette in gioco personale da formare in modo appropriato, come raccomanda Susanna Mantovani, professore ordinario di Pedagogia generale e sociale all’Università Bicocca di Milano, nel suo intervento video, dove ha anche chiesto massima attenzione per i bambini.
    Sembra quindi che quello che un tempo rappresentava un indicatore di marginalità sociale, oggi sia considerato un’opportunità. Lo ha ben sottolineato Maurizio Fabbri, docente di Pedagogia generale e sociale all’Università di Bologna: “Il nido – ha detto – dev’essere visto come il primo gradino del sistema scolastico. Come tutti i servizi, ha bisogno di trasformarsi, di diversificare gli stili educativi e di contare su competenze.”
    Una posizione condivisa anche da Tullia Musatti, dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del CNR, che ha precisato come i nidi svolgano un importante ruolo di lotta all’esclusione sociale, ma che ha messo anche in guardia dall’agire diversificando l’offerta, sull’onda delle ansie dei genitori: “Stiamo attenti a non confondere l’esigenza individuale con l’attesa sociale diffusa. Non vanno date risposte individuali, ma socializzanti. Per i bisogni dei singoli occorre trovare risposte funzionali, generate proprio dalle necessità. Allora vanno benissimo i social network e i forum per confronti tra mamme in crisi, la banca del tempo, così come trasformare le città in spazi dove costruire luoghi d’incontro. Ma il nido è un servizio educativo e come tale deve rispondere ai bisogni della collettività e la flessibilità del sistema non va confusa con la flessibilità del servizio”.
    Su questo aspetto ha concordato anche Sandra Benedetti, responsabile dei servizi educativi per l’infanzia e sostegno alla genitorialità, della Regione Emilia Romagna: “Occorre lavorare sulla responsabilità dell’essere genitori, il bisogno individuale va messo in relazione con quello collettivo e così lo si misura. Che non vuol dire che accanto ai servizi non debbano essere previsti e sostenuti occasioni di conciliazione.”
    Occasioni preziose, le iniziative per la conciliazione, spesso nate dall’inventiva dei genitori e che possono anche diventare opportunità educative: lezioni di gruppo, laboratori e corsi organizzati insieme al servizio pubblico, o anche solo l’incontrarsi tra genitori e figli al parco giochi, per conoscersi. Perché, come ha ricordato Latella, la disparità sociale inizia al pomeriggio: ci sono bambini che dopo la scuola vanno al corso d’inglese, a pianoforte, a tennis e altri che non hanno nessuna opportunità. Su questo fronte bisogna lavorare, per offrire buone occasioni di crescita per tutti.

    Scarica la ricerca “L’esperienza genitoriale nella prima infanzia e percezione dei servizi”