• Corso di MEDIATORE INTERCULTURALE

    Seneca, ente di formazione attivo dal 1989 ed accreditato presso la Regione Emilia-Romagna, promuove il corso per Mediatori Interculturali. Il corso forma professionisti qualificati che svolgeranno attività indirizzate a individuare e veicolare i bisogni dell’utente straniero, assisterlo e facilitarlo ad inserirsi nel paese ospitante, a svolgere attività di raccordo tra l’utente e la rete dei servizi presenti sul territorio, ed a promuovere interventi rivolti alla diffusione dell’interculturalità.
    Il Mediatore Interculturale attraverso questo corso acquisirà le capacità e conoscenze per svolgere attività di mediazione tra cittadini immigrati e la società locale, promuovendo, sostenendo e accompagnando entrambe le parti. Lo stage si svolgerà presso i servizi territoriali quali: commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato e della protezione internazionale di Bologna, centri per immigrati e sportelli informativi migranti, ASP, SERT, Centro per l’impiego, Prefettura, Questura, etc.

    Durata: 300 ore di cui 180 ore di teoria e 120 di stage distribuita in 9 mesi
    Frequenza: il mercoledì dalle ore 14.00 alle 18.00 e il sabato dalle ore 9.00 alle 13.00
    Periodo previsto: ottobre 2019 – giugno 2020
    Inizio previsto: 23 ottobre 2019

    Alla fine del percorso e a seguito del superamento dell’esame, gli allievi otterranno il Certificato di Qualifica Professionale di Mediatore inter-culturale, ai sensi della DGR. 739/2013 e dell’Accordo Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio 2001. Operazione Rif PA 2012-11336/Rer Det. n. 7182 del 23/04/2019 – Regione Emilia-Romagna.

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  • Al via il secondo ciclo di attività

    Con il mese di settembre 2019 Ali per il Futuro avvia la seconda fase delle attività, raggiungendo tutti i centosessanta nuclei familiari previsti dal progetto.
    E’ tempo di ripartenze ma anche di valutazioni e rimodulazioni perché il progetto Ali per il Futuro possa rispondere al meglio alle esigenze, sogni e opportunità dei bambini e dei genitori seguiti, tenendo al centro l’obiettivo generale del progetto: sostenere un cambiamento positivo delle condizioni di vita dei bambini in condizione di vulnerabilità, arricchendo le opportunità educative e di benessere psico-fisico dei bambini e potenziando le competenze genitoriali e le opportunità occupazionali degli adulti per un miglioramento duraturo del contesto di vita.
    Per raccontare lo sviluppo di Ali per il Futuro, dopo i contributi pubblicati nel corso dello scorso anno grazie alla collaborazione dei partner dei diversi territori coinvolti, attraverso cui abbiamo focalizzato le azioni specifiche del progetto, diamo il via ad un nuovo ciclo di pubblicazioni sulle esperienze, articolato in tre rubriche:

    • RACCONTI: il case manager e la famiglia raccontano il loro percorso.
    • RIFLESSIONI: l’equipe coinvolta nel progetto riflette su alcune tematiche emerse dall’esperienza.
    • APPROFONDIMENTI: il professionista propone un focus tematico sui percorsi attuati.

    Il corpo delle uscite sarà aumentato da due inserti speciali a cura dei partner scientifici: Università di Bologna e Università di Firenze. Ogni territorio si presenterà offrendo tre punti di vista differenti, corrispondenti alle rubriche scelte, che ci permetteranno di entrare nel vivo del progetto e di capirne appieno la complessità.

  • Cooperatori statunitensi in visita per studiare l’esperienza italiana

    30.000 cooperative, di proprietà di 120 milioni di soci, che danno lavoro ad oltre 2 milioni di persone, attive in numerosi settori, con una particolare rilevanza nel credito (115 milioni di soci) e nella produzione di energia elettrica (copertura del 56% del territorio), dove servono 19 milioni di utenti, tra cittadini e imprese.
    Sono alcuni dei numeri che rappresentano la consistenza del movimento cooperativo negli Stati Uniti, i cui principali rappresentanti saranno in Italia la prossima settimana, con tappe a Roma e a Bologna, per conoscere l’esperienza del movimento cooperativo italiano rappresentato dall’Alleanza delle Cooperative, con un particolare interesse per gli strumenti finanziari e la cooperazione di lavoro (molto sviluppata nel nostro paese e ai primi passi negli USA), e per uno scambio di buone pratiche.

    I lavori si svolgeranno a Roma presso il Palazzo della Cooperazione, Via Torino, 146, nelle giornate di lunedì 23 e martedì 24 settembre. Il 27 settembre la delegazione americana sarà a Bologna. Società Dolce sarà presente al tavolo “Scambi di buone pratiche”.

    Programma ITA – Delegazione USA_ROMA-BOLOGNA 23-27 sett 2019

  • Porte aperte nelle imprese dell’Emilia-Romagna

    Dal 26 al 29 settembre, la prima edizione di ‘Emilia-Romagna Open’, collegata alla “Notte europea dei ricercatori”

    Le imprese grandi e piccole, i laboratori di ricerca industriale e le eccellenze del sistema dell’innovazione regionale apriranno le proprie strutture nel periodo da giovedì 26 a domenica 29 settembre 2019 ai cittadini, per avvicinare il pubblico ai luoghi della ricerca e della produzione. Con l’iniziativa Emilia-Romagna Open, promossa dalla Regione, in collaborazione con la società consortile Art-ER, imprenditori e ricercatori hanno l’opportunità di far conoscere il loro ingegno e i risultati del proprio lavoro, mostrando come il talento produce valore, competitività e sviluppo per il territorio e benessere per le persone. Un’occasione unica per svelare il “dietro le quinte” di produzioni di eccellenza e per aprire le porte dei musei aziendali e dei centri di ricerca.
    L’iniziativa è collegata alla Notte europea dei ricercatori, che si tiene il 27 settembre 2019, in contemporanea con oltre 340 città in Europa, di cui circa 50 in Italia.

    Anche Società Dolce parteciperà all’iniziativa aprendo le porte di 3 strutture: Nido d’infanzia “Filonido” (Bologna), Centro ambulatoriale di riabilitazione “Spazio Salute” (Bologna) e Casa Residenza Anziani “Santa Teresa” (Ravenna). Iscrizioni aperte!

     

  • Festa dei bambini 2019

    La Festa dei bambini è un evento che oggi giunge alla 42° edizione e si svolgerà al parco Lunetta Gamberini (via degli Orti a Bologna) sabato 21 e domenica 22 settembre 2019.
    Alla Festa dei Bambini si gioca, perché nel gioco i bambini esprimono naturalmente il desiderio di conoscere, di scoprire chi sono e di trovare degli amici che hanno.
    Alla Festa si fanno laboratori perché è bello stare insieme tra grandi e piccini e provare stupore per quello che le nostre mani riescono a creare, magari imparando da un altro.
    Infine alla Festa si mangia insieme, perché poterlo fare rende la vita una festa.

    Un momento di festa per grandi e piccini, fatto di spettacoli, incontri, giochi, laboratori e sport, che vedrà la partecipazione di Società Dolce:
    SCOPRO LE STELLE..GIOCO, INVENTO E CREO  – Laboratori creativi con materiale naturale e di riciclo (3-10 anni)
    Sabato ore 11-13 ed ore 15-20 / domenica ore 9-11

    Per maggiori informazioni: www.festadeibambini.org
    oppure scarica il programma 

  • GIO L’IPERBOLICO: CONCLUSA A RAVENNA LA MOSTRA DELL’ARTISTA

    Giovanni Montecavalli amava le forme. Dall’architettura, alla pittura, percepiva e rappresentava la realtà attraverso tratti geometrici, apparentemente rigidi, ma capaci di movimento ed emozioni.
    “L’iperbole – diceva l’artista – è una linea curva e completa. Esce dalla mano come il gesto della semina. Ne siamo circondati ed era impossibile non disegnarle!”

    S’intitola “Gio l’iperbolico”, la mostra delle ultime opere di Montecavalli, conclusasi a Palazzo Rasponi, a Ravenna ed esposta per oltre un mese al pubblico. Una sala casualmente piena di iperboli, che delineano le volte del soffitto.
    Forme precise, a volte delicate, colorate, che spesso rappresentano figure femminili, capaci di trasmettere gioia di vivere, gratuità del gesto libero, erotismo, linee che arrivano fino al mare di Cesenatico, disegnato come il resto, con pastelli grossi, sulla rugosità del cartoncino.
    Tratti concepiti da un uomo sereno, non tormentato, ironico, nonostante la malattia e il dolore.

    Le opere esposte a Ravenna appartengono infatti all’ultimo anno di vita dell’artista, quello in parte trascorso all’hospice Villa Adalgisa e precedente alla sua scomparsa, avvenuta un anno fa.
    “L’incontro con Villa Adalgisa – racconta la moglie Gabriella – è stato molto positivo. Sono grata agli operatori per l’accoglienza, il supporto, l’ascolto, la semplicità con cui accompagnano giornate segnate dalla morte e dal morire”.

    Sara Ori, direttore sanitario dell’hospice gestito dalla cooperativa sociale Società Dolce e dallo IOR, Istituto oncologico romagnolo, ha un’immagine netta dell’incontro con Giovanni Montecavalli: “Empatia, ecletticismo e arte. Le opere di Gio mi sono state mostrate già al primo incontro, a dimostrare come arte e vita fossero per lui imprescindibili”.

    All’hospice andrà il ricavato della mostra, accolto con riconoscenza da Fabrizio Miserocchi, direttore dello IOR: “Mi colpisce – ha affermato – quando una persona mette in gioco se stessa per gli altri e quando il dono di sé l’accompagna per una parte importante della vita. L’arte rimanda a un mistero, quello che da quarant’anni permette allo IOR di garantire alle persone malate di cancro una vita piena e di restare loro stesse.”