• Codice Destinatario per la fatturazione elettronica

    In considerazione dell’obbligo di fatturazione elettronica, in vigore dal 1° gennaio 2019, che prevede la trasmissione e la ricezione delle fatture tramite il Sistema di Interscambio, Società Dolce comunica il proprio Codice Destinatario: I6RA8DT.

  • Inaugurazione nido d’infanzia Gli Elfi

    Sabato 2 febbraio 2019 alle ore 11, si terrà l’inaugurazione de “Gli Elfi” , il nuovo nido d’infanzia del Comune di Roverbella (MN), realizzato e gestito da Società Dolce. Il nido, adiacente alla scuola dell’infanzia, accoglierà 30 bambini da 6 a 36 mesi in ambienti moderni e confortevoli, specificatamente realizzati a misura di bambino.

    PROGRAMMA

    SALUTI E TAGLIO DEL NASTRO
    Antonella Annibaletti – Sindaco
    Veronica Vicentini – Vice Sindaco e Assessore ai Servizi alla Persona
    Dario Vincenzi- Assessore al Territorio
    Paolo Lucchini – Assessore al Bilancio
    Pietro Segata – Presidente Cooperativa Sociale Società Dolce

    BENEDIZIONE
    Don Giovanni Volta – Parroco di Roverbella

    VISITA DELLA STRUTTURA 

    BUFFET

    LABORATORIO CREATIVO ESPRESSIVO
    a cura di Società Dolce

    Scopri la locandina

    Per informazioni:
    Nido d’infanzia Gli Elfi
    Via Don Paolo Bazzotti n. 4-6
    Tel. 331 4441624
    mail: nido.glielfi@societadolce.it

  • Stefano Arienti, T-ESSERE La cooperazione attraverso l’arte

    Dopo il successo delle precedenti collaborazioni con gli artisti Giuseppe Stampone ed Eugenio Tibaldi, Società Dolce ha scelto di proseguire sul sentiero dell’arte partecipata per parlare di Cooperazione al giorno d’oggi. T-ESSERE nasce dall’ambizioso progetto dell’artista Stefano Arienti che, dopo aver firmato l’edizione 2019 del Contagiorni di Società Dolce, ha dato vita ad un’opera partecipata con i Soci della Cooperativa.
    Immagini scelte per comunicatività e significato costituiscono lo sfondo visivo ed emotivo su cui è composto un ulteriore strato di forme e colori, utilizzando tessere di puzzle. Le tessere sono accostate secondo criteri personali, un’azione che rovescia la ricomposizione dell’immagine prestabilita dal gioco del puzzle, conferendo all’unità “tassello” un nuovo significato nello spazio creativo in un gioco materico di profondità e tonalità in funzione del punto di vista.

    Il risultato di questi laboratori creativi è l’installazione “Stefano Arienti. T-ESSERE. La cooperazione attraverso l’arte”, in esposizione da venerdì 1 a domenica 3 febbraio 2019, presso il Centro italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia Sociale (via Mentana 2/A – BO).
    T-ESSERE è un progetto curato da Giuseppe Stampone e promosso da Società Dolce, in collaborazione con il Centro Italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia Sociale. L’installazione rientra nell’ambito del programma di eventi di ART CITY Bologna.

  • Softwareuno fa il suo ingresso in Zucchetti

    Lo scorso novembre Zucchetti ha formalizzato l’acquisizione di Softwareuno, nata da una partnership storica quella tra le due softwarehouse che hanno fondato il loro successo sulla creazione di valore per il cliente. Zucchetti contribuirà ad accrescere il valore dell’offerta di Softwareuno ampliando la gamma di servizi offerti con un più ampio ventaglio di soluzioni multidisciplinari.
    Nella tappa bolognese del workshop itinerante per la presentazione dei nuovi prodotti dedicati alla gestione dei processi nelle aziende di servizi alla persona, oggi 15 gennaio 2019 il Vice Presidente di Zucchetti Domenico Uggeri e l’Amministratore Unico di Softwareuno Paolo Galfione hanno incontrato il Presidente di Società Dolce Pietro Segata, il Direttore delle Risorse Umane Pietro Ravagli e l’intera squadra delle Risorse Umane.

  • Società Dolce e UNIBO: dall’industria 4.0, ai servizi 4.0

    Mercoledì 9 gennaio 2019, sono stati presentati al pubblico, presso l’Aula Magna della Facoltà d’Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna, i concept design iniziali, di futuri prodotti industriali o servizi, nati dal virtuoso dialogo tra imprese non profit, servizi alla persona e imprese profit.

    Una collaborazione durata sei mesi, tra la cooperativa sociale Società Dolce, i docenti e gli studenti del corso di laurea triennale in Design del Prodotto industriale e diverse aziende, quali Advenias, SoftwareUno, Caimi Brevetti, Zumtobel, Ludovico, Cefla-Luciferos, Bulbo Light, Ever-Life Thermomat.

    Iniziata in aula e proseguita nei nidi, nelle residenze per anziani e disabili, o al domicilio dei pazienti, per intercettare bisogni e percezioni sensoriali di utenti e operatori e progettare prodotti capace di migliorare la qualità della vita di chi usufruisce del servizio, o vi lavora.

    Per i 38 studenti, non è stato solo un percorso di programmazione e progettazione, ma un’esperienza all’interno dell’azienda: Noi siamo stati il loro laboratorio, – spiega Pietro Ravagli, responsabile risorse umane e Information Technology di Società Dolce, nonché promotore dell’iniziativa – ma abbiamo imparato tanto, soprattutto nel metodo, da chi è abituato ad analizzare processi, numeri, misurazione del prodotto finito.”

    Dal confronto tra gli studenti e i laboratori tematici attivi in Società Dolce, dall’infanzia, agli anziani, alla salute, alla disabilità, sono state progettate, ad esempio, luci particolari, per un’illuminazione non disturbante, o usate per guidare le persone con demenza alla loro camera, oggetti facilitatori e di uso comune, ma anche innovazioni ai processi che regolano le prestazioni, utilizzando l’intelligenza artificiale.

    Ecco, allora, feedback di rinforzo e dialogo per l’infermiere che somministra il farmaco, riducendo il rischio di errore e l’ansia da attenzione. O il segnale luminoso e il jingle di Società Dolce, per annunciare all’anziano solo a casa, che l’operatore sta arrivando col pasto caldo e inviare con un semplice comando vocale, la rassicurante conferma dell’avvenuta prestazione sullo smartphone del familiare. O, ancora, il cactus che assorbe i rumori.

    “Questo corso organizzato da Unibo e Società Dolce, ci permette di avere dei designer specializzati che si sono misurati con esperienze pratiche, svolte all’interno delle strutture dedicate ad ambiti specifici e fragili: infanzia, anziani, disabilità, salute. Costituisce un punto di eccellenza per lo sviluppo futuro di servizi e prodotti e per il miglioramento della qualità del nostro welfare” – dice l’assessore regionale alle Attività Produttive Palma Costi.

    “La formazione del designer – spiega Flaviano Celaschi, docente coordinatore del corso di laurea in Design del Prodotto industriale dell’Università di Bologna – è come quella del medico: non puoi formarlo, senza farlo lavorare con le realtà produttive, così come non puoi formare un medico senza farlo lavorare in ospedale.”

    Per gli studenti freschi di aula, calarsi nei servizi e ascoltare la sofferenza delle persone, capirla e progettare soluzioni, non è stato semplice, come racconta ancora Celaschi: “Gli ambienti in cui opera Società Dolce, noi li definiamo ‘estremi’, perché ci sono soggetti fragili, bambini, gente con problemi importanti. Non si può improvvisare, tutto deve funzionare, essere previsto, programmato, analizzato nei minimi particolari, per non lavorare nell’emergenza.”

    Pietro Segata, presidente di Società Dolce, ha chiara la relazione tra ambito scientifico e umanistico: “L’operatore – dice – è il nostro punto di forza e se lavora in condizioni di stress psicofisico non può dare un buon servizio all’utente. Il lavoratore deve essere inserito in un contesto che funzioni, con determinate caratteristiche e spazi, un’adeguata illuminazione acustica, fattibilità, ritmi, tutti temi che hanno a che fare coi cinque sensi, su cui il progetto ha lavorato e che, migliorando la percezione di tutti, promette qualità più alta e maggiore soddisfazione”.