Fare cultura nei luoghi della fragilità non è cosa scontata, ma farlo con la poesia, arte considerata di nicchia, è un’innovazione quasi sovversiva.
Nel 2020, epoca di tempi veloci, dei social, della povertà di parole abbreviate per il web, il rischio della poesia è di restare confinata in un distacco snob, lontana dal mondo.
L’evento “L’Ozio degli attivi, un premio di poesia per le fragilità”, in programma venerdì 3 maggio 2019, alle ore 15.30, presso il Baraccano di via S. Stefano 119, a Bologna, racconterà la scoperta della poesia tra persone che vivono in condizioni di disagio sociale e ne mostrerà l’umanità e ragionevolezza, il ruolo di garante dell’umanità e della bellezza.
L’incontro, a libero accesso, è d’interesse per coloro che lavorano nei servizi assistenziali e sociali, per gli studenti, gli artisti e per tutti coloro che amano la poesia, o vogliono conoscerla da un nuovo punto di vista.
Ad accompagnare gli interventi saranno le brevi testimonianze di “fragili” poeti e le musiche dal vivo di Andrea Sassoli de Bianchi.
Saluti
Stefano Iori, vicepresidente de La Corte dei Poeti, Mantova
Rosa Amorevole, presidente del Quartiere Santo Stefano, Comune di Bologna
Giancarlo Sissa, poeta ed educatore e Francesca Serragnoli, poetessa, Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna
La poesia oggi
Lucia Papaleo, presidente de La Corte dei Poeti e Carla Villagrossi, presidente di giuria della sezione“L’ozio degli attivi”
Un premio di poesia per chi vive ai margini
Cinzia Franchitti, Network animatori sociali per attività motorie, sensoriali e cognitive, Società Dolce
Fare cultura nei servizi per persone fragili
Reading e testimonianze di partecipantialle precedenti edizioni del Premio “Terra di Virgilio”
con musiche di Andrea Sassoli de Bianchi, associazione “C’è una chitarra perte”