• Assemblea Ordinaria dei Soci

    Mercoledì 10 luglio 2019 alle ore 18.00 a Bologna presso Savoia Hotel Regency (Via del Pilastro, 2) si terrà l’Assemblea Ordinaria dei Soci, in seconda convocazione, con il seguente Ordine del Giorno:

    1. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018;
    2. Relazione della societa’ di revisione;
    3. Relazione del collegio sindacale;
    4. Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 e dei relativi allegati;
    5. Bilancio sociale 2018;
    6. Bilancio sociale consolidato 2018.

    I Soci in Formazione (art. 3 dello Statuto Sociale) potranno partecipare e intervenire nell’Assemblea, ma non potranno esprimere un voto, neanche in nome e per conto di altri Soci. I Soci che hanno aderito alla Cooperativa oltre al 31 marzo 2019 non potranno partecipare all’Assemblea (art. 24 dello Statuto).
    Per agevolare l’accreditamento dei partecipanti Vi invitiamo da accedere già dalle ore 17.00, muniti del codice fiscale. Se siete in possesso di deleghe sottoscritte da altri Soci sarà necessaria, allegata alla delega, copia del codice fiscale del Socio che Vi ha incaricato di partecipare all’Assemblea in sua vece.
    Per tutti i Soci, comunque, saranno disponibili i tradizionali, diversi e più informali, incontri di informazione e confronto sulla gestione 2018 organizzati per i diversi Territori e Aree in cui opera la Cooperativa. Agli incontri parteciperanno oltre al Presidente, almeno un altro Amministratore e il o i Responsabili di Area di riferimento. Se un Socio non avrà la possibilità di partecipare all’incontro a lui dedicato potrà cogliere le altre occasioni offerte dal calendario di seguito presentato:

  • L’accoglienza di migranti con vulnerabilità

    Ad un anno dall’avvio del progetto SPRAR/Siproimi (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri) relativo all’accoglienza per persone con disagio mentale (DM) e disagio sanitario (DS), il Servizio Centrale SPRAR, in collaborazione con ASP Città di Bologna, organizza per il giorno 27 giugno 2019 (h. 9.30 – 13.00) presso la Cappella Farnese di Palazzo D’Accursio (Piazza Maggiore 6, Bologna) l’incontro “L’accoglienza dei migranti con vulnerabilità: un anno di progetto SPRAR Disagio Mentale e Disagio Sanitario della Città Mettopolitana di Bologna”.
    L’appuntamento ha l’obiettivo di offrire opportunità di confronto e di maggiore coordinamento all’interno della rete di accoglienza per una effettiva tutela psico-socio-sanitaria di beneficiari con una vulnerabilità psichiatrice, psicologica e fisica. Il seminario ha il Patrocinio del Comune di Bologna.

     

    Saluti istituzionali e apertura del seminario
    Comune di Bologna
    ASP Città di Bologna
    SPRAR Servizio Centrale

    Interventi moderati da Giuseppe Nicolini
    L’accesso al progetto SPRAR DM/DS: valutazione e costruzione di un percorso di ingresso – Letizia Zanini, Cooperativa Sociale Cidas
    Dipendenze culturali – Dott.ssa Annamaria Fantauzzi, Docente di Antropologia Culturale e Medica, Università di Torino, Presidente Prati-Care Onlus
    Dalla dimensione psicopatologica alla gestione in rete multi-professionale – Dott. Vincenzo Spigonardo, Medico Psichiatra SPRAR DM/DS
    Disabilità e trauma da migrazione – Carla Ferrero, Società Dolce

    Conclusioni
    Lo SPRAR DM e l’integrazione con i servizi del territorio – Dott.ssa Raffaella Campalastri, Referente Programma Integrato Dipendenze Patologiche e Assistenza alle Popolazioni Vulnerabili

    Programma

  • Spazio Zero Sei: un’opportunità per sostenere le competenze e attivare le risorse dei genitori

    20 e 21 Giugno 2019 ore 15,30 – 18,30
    Servizio Educazione e Istruzione
    Villa Baldi Papini, via dei Pappagalli, 29  Pistoia

    Il seminario, attraverso voci diverse, affronta il tema degli Spazi Zero Sei come luoghi di sostegno alle competenze genitoriali, oltre che luoghi di incontro e di relazione, dove i genitori possono sviluppare la consapevolezza delle proprie responsabilità educative e approfondire lo sguardo sulle potenzialità e le risorse dei bambini.
    I genitori che fanno esperienza di relazioni significative nell’incontrare diversi modelli educativi e storie familiari sono incoraggiati a ricercare un proprio modo di vivere la genitorialità.

    Giovedì 20 giugno
    Saluti di Alessandra Frosini, Assessore all’Educazione e Istruzione  del Comune di Pistoia
    Introduce e coordina  Federica Taddei,  Responsabile U.O.C. Servizi educativi e amministrativi strumentali del Servizio Educazione e Istruzione del Comune di Pistoia
    Orientamenti e significati intorno al tema della genitorialità
    Interviene Roberto Maurizio, pedagogista
    Lavori di gruppo

    Venerdì 21 giugno
    Apertura dei lavori e presentazione degli obiettivi della tavola rotonda a cura di Donatela Giovannini, pedagogista, e di Enzo Ciano, referente Spazio Zero Sei di Pistoia
    Interviene Simona Rotondi,  attività istituzionali, Con i bambini Impresa Sociale

    Progetti in dialogo: Tavola rotonda con i referenti dei progetti nazionali “Con i bambini” presenti nel territorio toscano
    Introduce e coordina  esperto Gabriella Bartolini, pedagogista e mediatrice familiare
    Partecipano:
    Claudia Calafati – Co&So – progetto Family Hub: Mondi per crescere
    Chiara Lanni – Consorzio nazionale Con. Opera Società Cooperativa Social – progetto Bambini: dalla periferia al centro
    Simonetta Pellegrini – Auser Siena – progetto I nonni come fattore di potenziamento della Comunità Educante a sostegno delle fragilità genitoriali
    Chiara Pagni – COSPE Onlus – progetto E se diventi farfalla
    Stefano Frasi – Coop. Koinè – progetto  Con i bambini dell’Italia di mezzo
    Enzo Ciano – Coop Pantagruel – progetto Spazio Zero Sei
    Lisa Giacomelli – Coop. Arca – progetto Ali per il futuro

    La partecipazione all’iniziativa è gratuita; è obbligatoria la prenotazione da inviare a c.vezzosi@comune.pistoia.it
    E’ possibile visitare lo Spazio Zero Sei di Pistoia il giorno 21 giugno dalle 14 alle 15 contattando Claudia Cardelli al numero 057326897.

  • Le Case di Quartiere a Bologna

    L’incontro sul tema si è svolto giovedì 6 giugno 2019 ed è stato aperto da Simone Borsari, presidente quartiere San Donato-San Vitale, che ha presentato la necessità di creare nuovi riferimenti di welfare cittadino sul territorio. “Di fronte a cambiamenti sociali importanti e veloci e alle nuove esigenze della popolazione, servono risposte innovative”, ha detto. “Il Comune di Bologna sta lavorando in questo senso, senza cancellare l’esistente, ma aiutandolo a traghettare nel futuro. I Centri sociali anziani sono nati a Bologna e sono stati per decenni un riferimento di servizi e socialità, pertanto vanno salvaguardati e fatti crescere. L’istituzione li affiancherà, in una trasformazione che li trasformerà in Case di Quartiere, capace di rispondere all’attualità.”

    Matteo Lepore, assessore comunale, ha ricordato la positiva esperienza di patto tra Centri sociali anziani e l’istituzione, per il servizio al cittadino: “Oggi i 33 centri sociali anziani non si occupano solo del target per i quali sono nati, o solo di welfare. Sono il lavoro di generazioni, hanno mantenuto anche il capitale immobiliare comunale, grazie al lavoro volontario. Una ricchezza che non si può disperdere. Oggi il mondo è cambiato, sono cambiate regole, i cittadini e anche il mondo del volontariato. Dobbiamo trovare nuove strade e le Case di Quartiere sono una risposta”.
    Anche il collega assessore Marco Lombardo ha voluto ricordare che Bologna è ricca di solidarietà: “Dobbiamo mettere in rete qual che esiste, cercando strade nuove, senza privatizzare i luoghi della città né far prevalere la parte economica su quella sociale”.

    Giuliano Barigazzi, assessore comunale, ha parlato di cambiamenti demografici e sociali, ma anche culturali ed economici: “Il rischio d’impoverimento – ha dichiarato – che per Eurostat riguarda a Bologna 50.000 famiglie, è anche relazionale, educativo e parte dalla solitudine, che colpisce gran parte delle 20.000 persone sopra agli 85 anni. Il welfare è frammentato e con questo progetto vogliamo dare un contributo per renderlo partecipato e sussidiario, con nuove risposte. Il Comune ne sarà promotore e regista. La tradizione dei centri sociali diventa un pezzo della costruzione della nuova idea di welfare di comunità, con una struttura immateriale e materiale, capace di supportare i livelli di convivenza della nostra società, rispondere a bisogni, valorizzando tutte le potenzialità del Terzo Settore.”
    Termine, quest’ultimo, non amato da Stefano Zamagni, docente di Economia non profit: “Fu coniato da Jacques Delors in Francia nel 1984, come troisièm secteur” ha ricordato. “Negli Stati Uniti, dove tutto è profitto, lo chiamano non profit, ma entrambi i termini sono lontani dalla cultura italiana, che ne è la madre, perché è in Toscana che nel 1200 nascono le prime esperienze, con gli ospedali. E un termine, prima che lo importassimo dall’estero, esisteva già: si chiamavano OMI ,Organizzazioni a movente ideale ed è questa espressione che va recuperata”.
    Pur con le difficoltà, secondo Zamagni le case di Quartiere aiuteranno nel passo decisivo verso l’implementazione di questo modello di welfare di comunità e la loro costruzione è stata illustrata da Dino Cocchianella, Comune di Bologna, cui ha fatto seguito la tavola rotonda con Stefano Brugnara, portavoce del Forum Terzo Settore, Ilda Curti, già assessora Comune di Torino, Marta Nalin, assessora Comune di Padova, e il parlamentare Luca Rizzo Nervo.

    Società Dolce era presente all’evento, in quanto soggetto del privato sociale, interessato a contribuire alla costruzione di un welfare di comunità.

  • Presentazione BILANCIO SOCIALE della Congrega della Carità Apostolica

    La presentazione del decimo Bilancio sociale della Congrega e delle Fondazioni amministrate si terrà

    mercoledì 19 giugno 2019 dalle ore 17 presso la sede dell’Istituto Vittoria Razzetti Onlus in via Milano 30

    Con l’occasione della ricorrenza del centenario della nascita dell’Istituto a favore dell’infanzia abbandonata, si terrà anche l’inaugurazione delle opere realizzate nell’ambito del progetto Oltre la Strada alla presenza del Sindaco di Brescia.
    ore 17.00 

    intervengono:

    Marcellino Valerio, Presidente Istituto Vittoria Razzetti Onlus
    Emilio Del Bono, Sindaco di Brescia
    Alberto Broli, Presidente della Congrega della Carità Apostolica
    ore 17,30

    illustrazione dialogata del Bilancio Sociale della Congrega della Carità Apostolica

    a cura dei Vice Presidenti Pietro Ghetti e Antonio Porteri

    Il volume del Bilancio sociale della Congrega e delle Fondazioni amministrate è stato realizzato grazie a:

    UBI Ban 4C hi DOLCE ITAS PHOENIX
  • AL RISTORANTE PER PARLARE DI ALZHEIMER

    Secondo gli ultimi dati del Rapporto mondiale Alzheimer, ogni anno nel mondo si registrano quasi 10 milioni di nuovi casi di demenza, circa uno ogni tre secondi. L’Italia, con una stima di 1,4 milioni di malati, di cui circa la metà affetti da Alzheimer, è all’ottavo posto per il numero di persone colpite. A causa dell’invecchiamento della popolazione, si prevede che nel corso dei prossimi 30 anni i casi triplicheranno.
    La Rete Città Amica della Demenza, composta dal Comune di Cremona, Cremona Solidale, cooperativa sociale Società Dolce, Aima Alzheimer Cafè, Fondazione La Pace, Fondazione Busi, Auser, consorzio Sol.Co e Cremona Welfare, ha organizzato un’originalissima iniziativa, una cena al ristorante “La Bersagliera”, per imparare a mangiare bene e prevenire la demenza di Alzheimer.
    Paolo Vaccaro, responsabile area Nord Ovest di Società Dolce ha aperto la serata, sottolineando l’importanza della rete tra soggetti pubblici e privati, nella lotta alla malattia e nel sensibilizzare i cittadini sui corretti stili di vita per prevenire le demenze, dove l’alimentazione è al primo posto.
    “Oggi mangiamo troppo e male, occorre più consapevolezza e attenzione ai cibi e alle sostanze che ingeriamo, perché una buona nutrizione aiuta a conservare le capacità mentali, anche con l’avanzare dell’età. Il legame dieta e demenza è scientificamente provato e va considerato, perché mangiar sano e con gusto non è difficile”, ha detto Vaccaro.
    La partecipata cena lo ha ben dimostrato: la prevenzione si può fare anche con una buona pizza a lievitazione naturale, condita con prodotti freschi, dalle verdure grigliate, ai funghi, alla mozzarella di qualità. Si può avere cura di sé, senza fatica.
    Cremona è stata una delle prime città italiane ad aderire al progetto internazionale Dementia Friendly Community, che vuole creare comunità solidali con le persone affette da demenza. Ed è una città con una storia speciale sul tema: è nata infatti a Cremona circa trent’anni fa, la prima organizzazione a favore delle persone colpite da demenza e dei loro familiari e, nel 2006, il primo Cafè Alzheimer, per una convivialità di supporto e condivisione dei problemi e delle fatiche assistenziali di chi vive accanto a un malato con disturbi della memoria.

  • LUCIO BATTISTI E LA STORIA STRA-ORDINARIA DI SARA BORSARINI IN UN LIBRO

    Ci sono vite che attraversano gli anni in sordina, storie che scorrono in una dignitosa negazione dell’apparenza, costruite su una realtà fatta di un buon quotidiano e consapevolezza. Vite non gridate, ma capaci di una gran voce, come quella di Sara.
    Sara Borsarini è stata per anni una brava operatrice socio sanitaria di Società Dolce, ogni giorno entrava nelle case di persone anziane o disabili, per aiutarle nelle necessità quotidiane. Gesti semplici, lavare, vestire, nutrire, ascoltare, sempre con quel tocco di allegria e naturalezza, che l’hanno contraddistinta e fatta apprezzare.
    Ma quando si scrive della grande voce di Sara, non ci si riferisce solo alla sua capacità di dire quel che pensa e vuole, ma alla Sara cantante, quella che incantò il grande Lucio Battisti e l’unica ad essere prodotta dal cantautore, nella scuderia della Numero Uno dal 1970 al 1973. Un incontro non casuale: la giovanissima Sara fu scelta e fortemente voluta da Lucio, che la portò via ad una casa discografica americana e per lei scrisse alcune delle più belle canzoni degli anni 70, “Uomini”, “Perché dovrei”, “Io mamma”, 45 giri ormai introvabili.
    Oltre ad essere amica e consigliera di Battisti, Sara ha partecipato attivamente alla registrazione dei suoi LP, coi cori e una parte solista in Sognando e risognando.
    La sua carriera è continuata al Festival di Sanremo del 1972, con Jesahel dei Delirium, nelle Cinque Lire, primo gruppo di Gaetano Curreri e nei Tombstones, per poi essere prodotta da Drupi in Angie Baby/I’m Sorry for you, partecipare al Festivalbar e sostituire come voce solista Demetrio Stratos, nella tournée degli Area del 1980 e, in seguito, corista con Tony Esposito.
    Sono nata il 9 settembre, biondissima e incazzatissima… ”: inizia così l’autobiografia appena pubblicata da Sara Borsarini, “Io ho detto no”, edito dalla casa editrice ferrarese La Freccia D’oro, dove racconta la magia dell’incontro e dell’amicizia con Lucio Battisti, e spiega perché, ad un certo punto, ha deciso di prendere strade diverse: “Nella vita – dice – ho scelto sempre quello che volevo, non mi sono mai lasciata affascinare dalle convinzioni altrui, anche se portavano successo e guadagni, ho seguito il mio istinto. E sono felice.”

    Leggi la scheda del libro “Io ho detto no”