• Intervista a Edoardo Accorsi, sindaco di Cento

    EDOARDO ACCORSI è il neo eletto sindaco di Cento (FE). Giovanissimo, ricopre la carica di primo cittadino a soli 27 anni. Ha lavorato con Società Dolce come educatore e porta un valore aggiunto al lavoro che lo attende: la capacità di ascolto, lettura e risposta ai bisogni del suo territorio. 

     

    1) Sindaco, quali saranno le priorità del suo mandato?
    L’obiettivo primario è quello di far ripartire Cento. Sul Piano della Ricostruzione, nello sviluppo economico, nei rapporti capoluogo e frazione, nelle relazioni tra cittadini e politica. Il PNRR rappresenterà un’opportunità unica per destinare risorse ad interventi strutturali e di sviluppo, ma dovremo essere capaci di intercettarle con programmazione e progetti di qualità, facendo rete tra di noi e con i comuni vicini.
    Dobbiamo portare Cento fuori dall’isolamento in cui si è ritrovata negli ultimi anni e credo che la sfida sia tutta lì: nell’aprirsi, nel condividere obiettivi, progetti, destinazioni, anche con chi, fino ad oggi, non è stato interlocutore.

    2) Lei è un millenials, un sindaco giovanissimo, con una laurea di educatore sociale. È importante una formazione nel sociale, per un amministratore pubblico?
    La esagero un po’: credo che un minimo di formazione nel sociale dovrebbe essere un requisito per chi si approccia a governare la cosa pubblica, che in concreto significa avere a che fare con le persone, con i loro vissuti quotidiani di bisogni, dai più piccoli ai più grandi.  Certamente le esperienze sul campo mi hanno aiutato a comprendere meglio e più da vicino anche esigenze e necessità difficili da cogliere. Non solo: poiché il lavoro sociale non è solo un “lavoro”, condividere esperienze, percorsi e strade al fianco delle fragilità mi ha arricchito come persona e affrontare il disagio sociale mi ha aiutato a crescere.

    3) Tra le sue prime esperienze lavorative c’è quella di educatore per la disabilità e contro l’emarginazione, con la cooperativa sociale Società Dolce. Cosa le resta, di quella esperienza?
    Quel percorso è parte di me, anche se oggi lo vivo e lo affronto con un ruolo diverso e di maggior responsabilità. Gli anni passati in Dolce, così come le altre esperienze vissute in contesti belli, ma complicati – penso ad esempio alle tante esperienze fatte sui beni confiscati alla criminalità – mi hanno dato la possibilità di conoscere persone straordinarie e di grande umanità, da cui ho ricevuto molto. Esperienze che ho vissuto con entusiasmo e che rifarei mille volte. Ora, però, il mio ruolo è un altro e guardo con la dovuta obiettività a tutte le risorse presenti sul nostro territorio.

    4) Lei ha vissuto esperienze di sussidiarietà tra servizio pubblico e cooperazione sociale: come valuta la collaborazione tra pubblico e privato?
    In Emilia-Romagna questa collaborazione è di lunga data e ha prodotto ottimi risultati, permettendo di coprire efficacemente una domanda ampia e articolata di servizi di qualità. Il pubblico indirizza i servizi e vigila sul rispetto degli obiettivi che sono stati concordati, non si tratta mai di una delega in bianco. È un sistema che funziona bene, che si evolve con il mutare dei bisogni e che arricchisce sia la cultura amministrativa sia quella della cooperazione. Personalmente, ritengo che il sistema dell’accreditamento già in vigore per i servizi agli anziani potrebbe venire esteso anche ai servizi all’infanzia, evitando così il ricorso continuo a bandi, che mettono in discussione la continuità educativa e che non consentono di fare investimenti a lungo termine. Senza che il pubblico rinunci mai al proprio ruolo di regia e di protagonismo. È un tema ben presente ai decisori regionali e mi auguro venga affrontato quanto prima.

  • Laboratori di narrazione al tempo del Covid

    Aperte le iscrizioni al Seminario regionale “Laboratori di narrazione Aver cura di chi cura al tempo del Covid. Le voci dei professionisti”.
    Il Seminario è l’esito di un percorso formativo progettato e realizzato dall’Agenzia sanitaria e sociale regionale (ASSR) per rispondere ai bisogni di sviluppo delle competenze professionali compatibilmente ai contesti di lavoro. 

    Nati durante la pandemia da SARS-CoV2, i laboratori di narrazione diventano luogo di riflessione sostanziale, sentire condiviso e valorizzazione delle differenze. Anche al di là dell’emergenza, offrono ai professionisti un supporto di accompagnamento alla consapevolezza delle capacità di gestione del sé, con particolare attenzione agli aspetti comunicativi, al valore del gruppo e del lavoro in équipe.
    Laboratori e risultati, presentati dalla voce degli stessi partecipanti, connotano la formazione del 2 dicembre quale momento importante di trasferimento e apprendimento mediati dal racconto dei protagonisti.

    L’evento è rivolto a tutti i professionisti della sanità della Regione Emilia-Romagna e si terrà in doppia modalità, in presenza (con necessità di iscrizione e posti limitati) e online (senza iscrizione).

    Per maggiori informazioni: https://assr.regione.emilia-romagna.it/notizie/home/seminario-cura-2021 

  • Mostra fotografica “Dalle Mani delle Donne”

    AnaizitPhotos presenta la Mostra fotografica “Dalle Mani delle Donne”

    Sala Museale “Elisabetta Possati”
    Complesso del Baraccano – Bologna, Via Santo Stefano 119

    20 novembre – 1 dicembre 2021
    Opening sabato 20 novembre ore 16.00

    “Dalle Mani delle Donne” è un progetto che avevo nel cassetto da anni, le mani delle Donne che lavorano mi hanno sempre affascinato e ritengo che ora sia giunto il momento di dare loro una forma visiva tangibile attraverso i miei scatti, poiché il periodo storico in cui ci troviamo è e sarà, secondo me, la motivazione per molte  donne di ricominciare e ripensare a un nuovo modello di lavoro, per un nuovo rinascimento che parte proprio da noi Donne, “dalle nostre mani”

    «Le Mani come simbolo, le mani che danno vita”
    L’attualità purtroppo è caratterizzata da dati allarmanti sull’occupazione femminile post pandemia A causa del Covid più di 430 mila donne in Italia hanno perso il lavoro, un “record” tra i più alti in Europa. Sono state le Donne a pagare il prezzo più pesante della crisi, ed è per questo che la Mostra intende raccontare storie di donne che con le mani stanno scrivendo il futuro, con fiducia nelle proprie capacità e professionalità.

    In esposizione 24 pannelli di immagini in bianco e nero, di grande formato, sviluppate in verticale.
    Scatti simbolici su mani di donne che lavorano: artiste e artigiane, lavoratrici, operaie, imprenditrici.
    Ogni foto mette in primissimo piano le mani, che rappresentano lo strumento di emancipazione e affermazione personale nel lavoro e nella vita.

    La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle 18
    sabato e domenica dalle ore 15 alle ore 20

    Con il patrocinio di Comune di Bologna-Quartiere Santo Stefano, AICS Bologna
    Organizzazione Associazione Bellavista
    Main Sponsor Coop Alleanza 3.0
    In collaborazione con Il Pappagallo e Società Dolce

     


    Obbligo di Green Pass all’ingresso

  • Bologna di Tra Verso – Violenza di genere e grave emarginazione

    Nuovo appuntamento del percorso di Bologna di Tra Verso
    Venerdì 26 novembre 2021 
    Dalle ore 18 al Mercato Sonato, in Via Giuseppe Tartini 3 a Bologna, saranno presentati e illustrati pubblicamente i progetti “Out of Shade” e “Shelt(H)er”, a sostegno di donne senza dimora vittime di violenza di Associazione MondoDonna Onlus, Asp Città di Bologna e Cooperativa Sociale Società Dolce.
    PROGRAMMA
    ore 18.00 Ingresso e saluti istituzionali con partecipazione di:
    Emily Clancy | Vicesindaca e assessora con delega al contrasto alle discriminazioni, lotta alla violenza e alla tratta sulle donne
    Monica Brandoli | ASP Città di Bologna
    Loretta Michelini | Presidente Associazione MondoDonna Onlus
    Luciano Serio | Cooperativa Sociale Società Dolce
    ore 18.30 Esperienze a confronto, dialogo tra:
    Maria Chiara Rosa | Associazione MondoDonna Onlus
    Mariarosa Amato | Cooperativa Sociale Società Dolce
    Annamaria Nicolini | ASP Città di Bologna
    Caterina Cortese | fio.PSD – Osservatorio sulla condizione delle Persone Senza Dimora
    L’incontro sarà accompagnato da intermezzi musicali dell’Orchestra SenzaSpine.
    Durante la serata verranno, inoltre, proiettati alcuni video a cura di Lorenzo Amorosi ed Andrea Cavalieri leggerà un brano tratto dalla pièce teatrale “ Le donne non si sono ancora estinte”.
    ore 20.15 Aperitivo con musica