• Fuori dall’ombra: le vite sospese dei figli delle vittime di sfruttamento

    Piccoli schiavi invisibili 2021 – XI Edizione
    Pubblicazione a cura di Save the Children, 26 luglio 2021

    Mettere al centro la vittima di tratta implica la necessità di prevedere interventi ad ampio raggio anche nei confronti dei figli/e presenti, un fenomeno in costante e progressiva emersione. Risulta sempre maggiore infatti la presenza di bambini e bambine figli di giovani donne sole, circondati da situazioni di violenza e talvolta loro stessi a rischio di sfruttamento. Con questo rapporto, sempre con l’obiettivo di contrastare tratta e sfruttamento, proponiamo una lettura del fenomeno come strumento imprescindibile per mettere in campo azioni adeguate.

    Nel rapporto sono vari i riferimenti al lavoro del Team Anti Tratta Minori attivo sul Comune di Bologna, facente parte del Sistema di Interventi Regionale ‘Oltre la Strada’ ed implementato dalla Cooperativa Sociale Società Dolce.

  • Incontriamoci in Cortile

    Giovedì 29 luglio 2021 ore 19 presso il Cortile di Corte 3
    via Nicolò dall’Arca 36 a Bologna

    L’evento è realizzato all’interno di “Rapporti Corti“, progetto sperimentale finanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.
    https://rapporticorti.it/
    https://percorsiconibambini.it/rapporticorti/

    PROGRAMMA
    Ore 19,00 Presentazione del progetto e delle sue attività

    Ore 19,30 “Costruttore di Storie”, spettacolo de La Baracca – Testoni Ragazzi
    Un uomo racconta una storia. È la storia di un ponte che deve attraversare un grande fiume, un fiume che separa due città nemiche da sempre. Costruisce questa storia pezzo per pezzo usando un ’altra storia, e poi un’ altra, e un’ altra ancora. Storie piccole e diverse tra loro, che vanno da qui a lì proprio come ponti. E intrecciano parole e immagini e oggetti, uno dopo l’altro.Costruttore di storie è uno spettacolo fatto di storie che si susseguono e alternano, e che finiscono tutte dentro la storia di uomo che racconta una storia: la storia di un ponte che deve attraversare un grande fiume.

    Ore 20,30 Cena comunitaria a cura di Cucine popolari

    Ore 21,00 Concerto a cura di Scuola Popolare di Musica Ivan Illich

    L’evento è gratuito.
    Per partecipare è richiesta l’iscrizione telefonando al num. 3755252350 (Silvia), scrivendo una mail all’indirizzo info@rapporti corti.it, oppure recandosi a Spazio Incontro, in via Bolognese 22 (martedì ore 14-18, giovedì 9:30-13:30).

  • Emergenza sanitaria e vulnerabilità sociale: c’è ancora spazio per l’empowerment di comunità?

    Alessandro Tolomelli è l’autore del Working Paper 4/2021 della collana 2WEL dedicato ai Laboratori di Comunità. Questi sono servizi di welfare di nuova tipologia nati a Bologna nel 2014 e dedicati all’incontro di persone con dimora e senza dimora con l’intento di tenere insieme mondi che sono tradizionalmente separati. Il paper descrive l’approccio dell’empowerment di comunità sviluppato dai Laboratori nel corso degli anni e analizza l’impatto del lockdown della primavera 2020, che ha richiesto una modifica radicale della loro operatività.

     

    Tra le realtà prese in esame dall’autore figurano il Lab E20 ed il Laboratorio Belletrame di Società Dolce
    Leggi il working paper

  • Operatrice di Società Dolce premiata con il Premio Tina Anselmi 2021

    Giovedì 8 luglio 2021, nel Cortile Biblioteca Archiginnasio di Bologna, si è tenuta la cerimonia di consegna del Premio Tina Anselmi 2021 – V edizione
    Hanno partecipato la Presidente del Consiglio comunale di Bologna Luisa Guidone, l’Assessora alle Pari Opportunità Susanna Zaccaria e le Presidenti delle Associazioni di Bologna CIF, Carla Baldini e UDI, Katia Graziosi. Ha moderato Eloisa Betti di UDI Bologna.

    Istituito nel 2017 dalle sedi di Bologna del Centro Italiano Femminile (CIF) e dell’Unione Donne in Italia (UDI) con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Comunale di Bologna, il premio è rivolto alle donne dell’area metropolitana bolognese che si sono distinte nel mondo lavoro ed  è dedicato alla memoria di Tina Anselmi, prima donna a ricoprire la carica di Ministro della Repubblica Italiana con delega al lavoro.

    Tra le donne premiate nell’area Salute, Jovanka Kalem, operatrice addetta ai servizi di lavanderia presso la Residenza per Anziani Villa Paola gestita da Società Dolce dove ha svolto le sue mansioni con particolare responsabilità e senso del dovere durante l’emergenza sanitaria.

    Evento promosso dall’Unione donne in Italia e dal Centro Italiano Femminile di Bologna, con il patrocinio e con il contributo dell’Ufficio di Presidenza del consiglio comunale di Bologna.

  • Bilancio 2020 di Società Dolce: il Covid e i punti di forza della Cooperativa

    L’assemblea dei soci della cooperativa sociale Società Dolce il 5 luglio 2021 ha approvato il Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2020, rinnovando la fiducia al presidente, Pietro Segata, e alla vicepresidente, Carla Ferrero, per il prossimo triennio (2021/2023).
    Anche quest’anno, nonostante il Covid-19, il bilancio di Società Dolce chiude con un risultato positivo di + 462.431 euro dopo le imposte e un valore della produzione di 91.539.867 euro, cifra che si discosta del – 12,3% dall’importo dell’anno precedente.

    La contingenza appena descritta non ha comunque impedito alla cooperativa di dare corso alla piena applicazione del rinnovo del CCNL di settore per il triennio 2017/2019 e ha accelerato l’attività, già da noi intrapresa dal secondo semestre 2018, di consolidamento delle nostre passività, anche grazie allo straordinario intervento dello Stato con le moratorie e sulle garanzie, e di rafforzamento del nostro patrimonio, valorizzando il compendio immobiliare della sede e il marchio “Società Dolce”.
    Sembra che la pandemia abbia esaltato i punti di forza della cooperativa, come sottolinea soddisfatto il presidente, Pietro Segata: “Di fronte alle condizioni imprevedibili e avverse del Covid, il nostro piano strategico è stato rapidamente rivisto, sfruttando al meglio gli straordinari aiuti di Stato, progettando, qualificando e gestendo molteplici attività, con risposte di welfare convincenti, adeguate e quasi uniche. Nel prossimo futuro Società Dolce rimarrà stabilmente tra le prime dieci realtà di settore del Movimento cooperativo in Italia e ha un notevole e ulteriore margine di miglioramento.”

    Nel 2020 la cooperativa ha partecipato a 29 procedure di gare di appalto, di cui 16 per conferma di servizi già gestiti e 13 per l’acquisizione di nuovi clienti, con un totale di appalti vinti pari a 23. Una percentuale di successo pari al 79% ed un portafoglio contratti per gli anni venturi di 24.466.594 euro.
    I maggiori ricavi sono legati alla gestione di servizi per anziani e disabili e a quelli rivolti all’infanzia, ma c’è da sottolineare l’intuizione di aprire al mercato privato nidi, residenze e servizi per anziani, per compensare le difficoltà dalla committenza pubblica che, salvo colpi di scena, hanno assunto carattere endemico e duraturo.

    I numeri parlano chiaro: la cooperativa ha continuato a crescere e al 31 dicembre 2020 contava 3.512 occupati, contro le 3.285 unità del 2019, con un saldo positivo del + 6,9%, nonostante la crisi portata dalla pandemia.  L’86,4% sono donne (3.035 unità) e il restante 13,6% uomini (477 unità), con una percentuale stabile di stranieri, pari al 15%, e la maggior parte dei lavoratori ha tra i 35 e i 55 anni (53,2%).
    Il rapporto dei contratti a tempo indeterminato sul totale sono pari all’85,1% e la Cooperativa ha stabilizzato nell’anno ulteriori 100 lavoratori (il 73% under 36) e ha assunto a tempo indeterminato ulteriori 246 lavoratori.

    In totale, nel corso del 2020, le ore lavorate sono state 3.335.588. Il personale in staff ha fatto ricorso a 19.920 ore di lavoro agile, ovvero l’80,4% del totale, con particolare utilizzo da parte delle persone fragili e quindi più esposte alla pandemia da Covid-19, o persone con figli minori a casa.
    Inoltre, a causa dell’interruzione o riduzione dell’attività lavorativa dovuta ai lockdown locali e nazionali, è stato fatto ampiamente ricorso al Fondo di Integrazione Salariale (FIS) per un totale di 638.329 ore.

    Società Dolce anche nel 2020 ha dato la possibilità a 90 studenti di venti università, trenta Istituti tecnici o professionali e quaranta diversi enti formativi accreditati, di svolgere “tirocini curriculari”, mentre gli inserimenti riabilitativi e le borse lavoro sono stati 14.
    Inoltre, sono stati presentati quattro progetti di Servizio civile universale in Emilia Romagna e concesse 7.384 ore di Diritto allo Studio.
    Considerevole anche la formazione sulle misure a tutela della salute su tematiche legate alla pandemia da Covid-19, erogata a 2.100 lavoratori, attraverso 9.198 ore complessive.

    Molte le misure in materia di welfare per le lavoratrici e lavoratori: dalla possibilità di aderire a Previdenza Cooperativa con un versamento da parte di Società Dolce pari alla percentuale versata dal socio, nel limite massimo del 3%, all’integrazione maternità obbligatoria sino al 100%, al congedo matrimoniale, anche alle unioni civili tra persone dello stesso sesso, all’iniziativa ferie sospese, per la cessione di ferie ed ex festività ad altri.
    Grande attenzione è stata data all’ambiente, in particolare allo smaltimento dei rifiuti, differenziati in base alla tipologia, alla pericolosità e alla possibilità di recupero, e al contenimento dei consumi energetici nei servizi da noi condotti e al contributo dato alla start up Welfare Efficiency Società Dolce Emilia Romagna Srl, in collaborazione con Infinity Hub Spa di Rovereto, per raccogliere equity (crowdfunding), in una dimensione di economia circolare, per decarbonizzare alcune strutture e promuovere l’utilizzo di energie rinnovabili nelle attività di welfare proposte dal Terzo Settore.

    Infine, il Covid non ha fermato nemmeno la progettazione, attraverso la quale 80 famiglie sono state aiutate col progetto sperimentale per il contrasto della povertà educativa “Ali per il Futuro”, finanziato dall’Impresa Sociale “Con I Bambini” per 2,5 milioni di euro e “Rapporti Corti”, modello di intervento socio-educativo a favore di minori dai 3 ai 14 anni e dei loro nuclei familiari che vivono in condizione di fragilità e svantaggio sociale e che risiedono nei caseggiati di edilizia popolare nella prima periferia di Bologna con il più elevato indice di fragilità economica e sociale della città di Bologna.