• Seminario “Come migliorare il lavoro sociale ed educativo?”

    VERSO IL PIANO PER L’ECONOMIA SOCIALE
    Seminario 𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐞𝐝 𝐞𝐝𝐮𝐜𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨?
    22 febbraio 2024 ore 14.30 – 17.30
    Sala Anziani, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6, Bologna
     
    INTRODUCE E MODERA
    Daniela Freddi, Responsabile del Piano metropolitano per l’Economia Sociale
    PRESENTA LA RICERCA WhoCares
    Gianluca De Angelis, Ricercatore Democratizing Work
    INTERVENGONO
    Giovanna Guerzoni, Ricercatrice Università di Bologna
    Simona Martino, Presidente Cooperativa Casa Santa Chiara, Confcooperative Terre d’Emilia
    Caterina Segata, Responsabile Area Educativa Cooperativa sociale Società Dolce, AGCI Emilia Romagna
    NE DISCUTONO
    Marco Pasquini, Segreteria confederale CGIL Bologna e Segretario generale FP CGIL Bologna
    Enrico Bassani, Segretario Generale CISL area metropolitana bolognese
    Paolo Palmarini, Segretario Generale UIL FPL Emilia Romagna e Bologna
    Rita Ghedini, Presidente Legacoop Bologna
    Luca Rizzo Nervo, Assessore Welfare e salute Comune di Bologna
    Daniele Ruscigno, Consigliere delegato Scuola e Istruzione Città metropolitana di Bologna
    Sara Accorsi, Consigliera delegata Welfare Città metropolitana di Bologna
    Vincenzo Colla, Assessore Sviluppo e Lavoro Regione Emilia-Romagna
    Sergio Lo Giudice, Capo di Gabinetto della Città metropolitana e delegato al Lavoro del Sindaco di Bologna

    𝐼𝑙 𝑃𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑚𝑒𝑡𝑟𝑜𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙’𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑎 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑠𝑖 𝑝𝑜𝑛𝑒 𝑙’𝑜𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑎𝑓𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎𝑟𝑒 𝑙’𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑎 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑟𝑒𝑎 𝑚𝑒𝑡𝑟𝑜𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑎𝑛𝑎 𝑏𝑜𝑙𝑜𝑔𝑛𝑒𝑠𝑒, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑣𝑖𝑙𝑢𝑝𝑝𝑜 𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎𝑙𝑒.
  • SOCIETÀ DOLCE: CERTIFICAZIONE SANITARIA ORO INTERNAZIONALE

    Società Dolce ha ottenuto l’alto riconoscimento di accreditamento sanitario internazionale per la RSA Villa Paola e il CAR Spazio Salute di Bologna, l’hospice Villa Adalgisa di Ravenna e, prima in assoluto a livello nazionale, nelle cure domiciliari private con Assistiamo Casa.
    Il bollino di qualità oro è stato assegnato da Accreditation Canada e l’affiliata Health Standards Organization (HSO), due organizzazioni senza scopo di lucro che si occupano dagli anni Sessanta di accreditamento internazionale di servizi sociosanitari, a loro volta accreditate da ISQua, l’International Society for Quality in Healthcare. Entrambe operano sull’ottimizzazione della qualità dei servizi sanitari e sociali in tutto il mondo, che hanno già coinvolto oltre 15.000 realtà in più di 35 Paesi.
    Un percorso di valutazione durato oltre un anno, intrapreso insieme al Consorzio Colibrì, a cui la cooperativa aderisce e all’AUSL di Bologna.
    “La scelta di certificare la qualità delle nostre prestazioni sanitarie – spiega Pietro Segata, presidente della cooperativa – poggia sulla volontà d’impegnarsi in un miglioramento continuo della qualità e della sicurezza dei servizi offerti. L’accreditamento valuta le organizzazioni sanitarie e i servizi sociali su standard di eccellenza, per identificare ciò che viene fatto bene e ciò che deve essere migliorato”.
    Una certificazione di grande valore, se si considera che prende in esame l’appropriatezza e la qualità delle prestazioni sanitarie e che Società Dolce è la prima cooperativa ad ottenerla: “Siamo orgogliosi di contribuire ad arricchire il sistema di cura dei territori in cui operiamo, con servizi d’eccellenza, certificati a livello mondiale”, ha concluso Segata.

    certificazione

  • Tavolo di lavoro ECONOMIA SOCIALE E PROFIT: QUALI SINERGIE?

    Il 6 dicembre 2023 dalle 9.30 alle 13.00 a Bologna presso Salus Space, in Via Malvezza, 2/2, si terrà il primo dei due tavoli di lavoro, ad invito, organizzati da Città Metropolitana di Bologna sul tema “Economia Sociale e Profit: quali sinergie?” che si collocano all’interno del percorso di elaborazione del Piano metropolitano per l’Economia Sociale
    La Città Metropolitana di Bologna ha avviato ad ottobre 2022 un percorso partecipato volto all’identificazione di un sistema di politiche per il sostegno all’economia sociale, che e si avvia a concludere entro il 2023. Il percorso ha coinvolto, attraverso momenti di ascolto dedicati, le principali realtà rappresentanti del mondo del Terzo settore, delle imprese, della cooperazione, del lavoro, e di tutti quei soggetti potenzialmente protagonisti e beneficiari delle azioni e progettualità del Piano, nello spirito e nella cornice del Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile.

    Segnaliamo tra le realtà coinvolte, la partecipazione della Cooperativa Sociale Società Dolce.

  • La transizione verso la sostenibilità nelle imprese cooperative

    Il Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Bologna e KPMG organizzano il convegno LA TRANSIZIONE VERSO LA SOSTENIBILITÀ NELLE IMPRESE COOPERATIVE
    Lunedì 4 dicembre 2023 Ore 15.00
    (registrazione dalle ore 14.30)
    Aula Prodi | Piazza San Giovanni in Monte 2, Bologna

    Il convegno si propone come occasione per discutere dello stato dell’arte delle imprese cooperative nel percorso verso la sostenibilità. Saranno presentati i risultati di un progetto di ricerca che ha analizzato un campione di cooperative italiane che rientrano nel perimetro di applicazione della direttiva UE sul report societario di sostenibilità (CSRD). Seguirà l’illustrazione di alcuni casi aziendali che approfondiranno prima il tema del ruolo delle informazioni ESG nel finanziamento alle cooperative e, a seguire, dell’implementazione degli strumenti di gestione della sostenibilità nelle cooperative mutualistiche e sociali.

    Segnaliamo la partecipazione di Pietro Segata, Presidente di Società Dolce, alla 𝐓𝐚𝐯𝐨𝐥𝐚 𝐫𝐨𝐭𝐨𝐧𝐝𝐚: 𝐢𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀. 𝐌𝐨𝐭𝐢𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐞 𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚̀

    Con il patrocinio di AGCI, Confcooperative e Legacoop Bologna

    Programma (pdf)

  • 12° Bilancio Sociale Aggregato di AIOP Bologna

    Giovedì 12 ottobre si è tenuta la presentazione del 12° Bilancio Sociale Aggregato di AIOP Bologna (Associazione Italiana Ospedalità Privata).
    Presenti in rappresentanza di Società Dolce (associata ad AIOP con l’Hospice Villa Adalgisa di Ravenna),  Sara Saltarelli, responsabile per la cooperativa del settore sostegno alla domiciliarità e servizi privati e Stella Coppola, responsabile dei servizi gestiti da Società Dolce in Romagna. 
    AIOP Bologna consta di 13 strutture associate che, anche quest’anno, hanno presentato a cittadini, istituzioni e stakeholder il Bilancio Sociale Aggregato (relativo all’anno 2022), strumento principe di trasparenza e rendicontazione delle responsabilità sociali. Il bilancio sociale è altresì un mezzo per analizzare, attraverso dati oggettivi, le tendenze e le prospettive future in materia di sanità.
    L’evento è stato aperto dal presidente provinciale AIOP, Averardo Orta, che ha sottolineato proprio l’importanza della rendicontazione sociale come strumento per avviare riflessioni e proposte a supporto della sanità.

    Tra i relatori, Luca Rizzo Nervo, assessore al welfare del Comune di Bologna e Lorenzo Roti, direttore dell’AUSL di Bologna.

    Entrambi hanno posto l’accento sulla necessità di condivisione e integrazione tra sanità pubblica, sanità privata e privata accreditata per soddisfare l’obiettivo comune: la salute dei cittadini. Il supporto alla sanità pubblica è elemento imprescindibile per tutelare il diritto universale alla salute, ha sostenuto Rizzo Nervo.
    Roti invece ha sottolineato l’importanza del supporto dei servizi privati accreditati al servizio pubblico per garantire risposte tempestive e continuità, portando come esempio la riabilitazione fisioterapica.
    Anche Società Dolce si impegna costantemente per garantire risposte immediate, efficienti ed efficaci,  attraverso, ad esempio, l’implementazione della riabilitazione a distanza, che consente una presa in carico tempestiva e continua dell’utente.
    Infine, Roti ha parlato del percorso di certificazione che l’AUSL BO sta seguendo con l’ente internazionale Accreditation Canada (link all’articolo) e che vede coinvolte anche alcune realtà associate ad AIOP, tra cui Società Dolce. Il Direttore ha evidenziato l’importanza della certificazione canadese, come elemento migliorativo non solo dei servizi, ma anche del dialogo tra i vari attori. Questo percorso di eccellenza, come ha infatti sostenuto anche Averardo Orta, mette in luce e potenzia i valori di condivisione e partecipazione tra attori pubblici, privati e privati accreditati e tutta la cittadinanza.
  • Convegno “Stili di vita per costruire Salute”

    Sabato 21 ottobre il Consorzio Colibrì promuove una giornata all’insegna della 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐢𝐚𝐥𝐨𝐠𝐨 in cui esperti e professionisti si confronteranno sulle buone pratiche da adottare nel processo riabilitativo.
    Il convegno “𝑺𝒕𝒊𝒍𝒊 𝒅𝒊 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒄𝒐𝒔𝒕𝒓𝒖𝒊𝒓𝒆 𝒔𝒂𝒍𝒖𝒕𝒆”, fortemente voluto dal direttore scientifico del network dott. Roberto Piperno, mette in primo piano gli stili di vita orientati alla salute dei soggetti fragili e di chi se ne prende cura: i 𝐜𝐚𝐫𝐞𝐠𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬.
    Orario: 9- 13
    Luogo: aula corsi del Presidio Ospedaliero Accreditato Villa Bellombra, in via Casteldebole 10/7 a Bologna
    Saluti e presentazione: Averardo Orta, Giuliano Barigazzi, Roberto Piperno
    Moderano le dottoresse: Marina Farinelli, Maria Rosaria Leo.
    Tra i relatori ci sarà anche il direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica, dott. Paolo Pandolfi e due docenti del Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, prof. Maietta e prof. Malaguti.
  • Colibrì è rosa

    Il consorzio Colibrì, nato  nel 2009 come network di 22 strutture sanitarie e sociosanitarie dell’Emilia Romagna, è rosa.

    Il 71% del personale è donna e si colloca in una fascia di età tra i 30 e i 50 anni, la differenza salariale a parità di mansione è stata azzerata e tra il personale straniero il 91% sono donne.

    Un impegno per la parità di genere perseguito anche da Società Dolce, che aderisce al consorzio, cooperativa all’86,6% femminile, con 3.168 donne su 3.661 occupati e che, nel 2022, nonostante i due anni di pandemia, ha stabilizzato 228 donne, con contratto a tempo indeterminato.

     

     

     

  • SOCIETÀ DOLCE DIFENDE LA BANCA ORE E FA CHIAREZZA

    Società Dolce antisindacale? Pietro Segata, presidente della cooperativa non ci sta ed intende ripristinare la verità dei fatti sullo strumento della Banca ore, contestato da SGB sulla stampa, anche con affermazioni inesatte.
    “La Banca ore – spiega Segata – è uno strumento utile, che dà ai lavoratori certezza retributiva e contributiva. Inizialmente anch’io non ne avevo compreso tutte le potenzialità e sono state proprio le sigle sindacali maggiormente rappresentative a mostrarmene i vantaggi”.

    Intanto, è bene precisare che la Banca ore non è un’invenzione di Società Dolce, bensì è un obbligo introdotto dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro della cooperazione sociale, nonché prassi diffusa da tempo in tutta Italia, nell’impiego pubblico e privato. È grazie alla Banca ore, se la cooperazione si è emancipata dallo ‘stigma’ di rapporti di lavoro a ore percepiti come ‘a cottimo’ e di ‘intermediazione’ di mano d’opera.
    Eppure, l’accanimento di SGB su questo utile strumento, che ai lavoratori porta diversi vantaggi, tra i quali la garanzia di un contratto a tempo indeterminato, che permette loro di richiedere mutui o prestiti, è irremovibile.

    “Sulle dichiarazioni di SGB riportate dai media, inerenti alla determinazione recentemente assunta dal Tribunale di Bologna, è importante ristabilire la realtà. Il giudice ha accolto la nostra tesi sulla legittima esclusione di SGB dalle trattative e dal tavolo contrattuale sulla Banca ore e ha accolto, solo parzialmente, il ricorso del sindacato in merito alla omessa informazione sindacale. Ha chiarito che la partecipazione ai tavoli di contrattazione aziendale, sfociata nell’accordo del maggio 2022, non poteva che essere riservata alle sole sigle sindacali che avevano sottoscritto l’accordo territoriale a livello di Area Metropolitana, di cui i successivi accordi aziendali costituivano la prosecuzione e il completamento. L’esclusione di SGB deriva dal fatto che il sindacato ricorrente non aveva sottoscritto né il CCNL né il contratto territoriale del giugno 2018 di cui l’accordo aziendale costituisce il completamento”.
    Anche il Consiglio di Amministrazione di Società Dolce, tenutosi lo scorso 13 febbraio, ha preso atto della correttezza del comportamento della propria direzione.

    Ciò che invece il giudice ha ritenuto antisindacale è la violazione del dovere di informativa da parte di Società Dolce, a cui la cooperativa poteva opporsi, poiché si fa discendere un obbligo di informazione e confronto nei confronti di SGB, da una clausola di un Contratto Nazionale Collettivo di cui SGB non è parte. “Ma abbiamo scelto di non presentare opposizione – continua Segata – pur conservando le nostre ragioni. Sopportiamo lo sciopero indetto da SGB del 23 febbraio contro la Banca ore, manifestando, anche in quella sede, la nostra corretta impostazione e condotta. All’incontro in Prefettura a Bologna, SGB non si è presentato, ma noi, come abbiamo sempre fatto, informiamo e ci confrontiamo sul tema, con tutte le sigle sindacali, firmatarie e non firmatarie del CCNL, dove esse abbiano un’effettiva rappresentanza, o delle RSA”.

    Intanto, SGB ha chiesto un incontro ai vertici della cooperativa, per spiegare loro le ragioni dello sciopero. Società Dolce resta aperta all’ascolto delle diverse posizioni, ma continuerà ad applicare la Banca ore, pur con un’ottica di miglioramento e rimuovendo eventuali deficienze organizzative e ricadute negative sulla retribuzione e contribuzione dei singoli. Un atteggiamento mite, ma determinato, quello della cooperativa, uscita da tre anni di pandemia quasi indenne, grazie alla professionalità, all’impegno e alla motivazione dei suoi lavoratori e delle sue lavoratrici.
    Un’esposizione reputazionale irresponsabile, come quella perpetuata da SGB, che non ricerca relazione né dialogo, non possiamo condividerla. Non solo: è nostro dovere fare chiarezza e difendere il posto di lavoro delle 4500 persone che ogni mese contano sulla solidità e responsabilità con cui la cooperativa opera. Sono loro, che vanno tutelati”.